La
“Belle Époque” è un periodo storico, culturale e artistico europeo che va dalla
fine dell'Ottocento fino all'inizio della Prima guerra mondiale.
Essa
nacque in Francia, da cui nacque l’espressione che la identifica e che tradotta
letteralmente in italiano significa “l’Epoca Bella”, in parte da una realtà
storica e in parte da un sentimento di nostalgia.
Dalla
fine dell'Ottocento le invenzioni e progressi della tecnica e della scienza
ottennero conquiste inimmaginabili pochi anni prima. I benefici che queste
scoperte apportarono agli standard di vita furono notevoli. L'illuminazione
elettrica, la radio, l'automobile, il cinema, la pastorizzazione, il vaccino
per la tubercolosi e altre comodità, tutte contribuirono ad un miglioramento
delle condizioni di vita e al diffondersi di un senso di ottimismo. Questa
espressione ebbe fortuna perché esprimeva la contrapposizione fra l’epoca
precedente e l’epoca successiva alla guerra, cioè tra il periodo della libertà
e il periodo della perdita della libertà. La “Belle Époque” indicava la vita brillante nelle grandi
capitali europee, le numerose esperienze artistiche, ma soprattutto esprimeva
l’idea che il nuovo secolo, cioè il Novecento, sarebbe stata un’epoca di pace e
di benessere.
Nasce
in quest’epoca anche la figura dell’ imprenditore, i quali man mano che la produzione scendeva,
accettarono di concedere aumenti dei salari, facendo salire il reddito pro
capite nei paesi sviluppati. Dopo aver creato nuovi mercati nelle colonie,
costringendole ad acquistare dall'Occidente i prodotti lavorati, quindi, misero
anche in moto una crescita esponenziale dei loro mercati interni, ponendo le
basi per una vera e propria società di
consumatori.
In
appoggio a questa massiccia strategia di vendita nasceva la pubblicità, che cominciava ormai a
riempire i muri delle città e le pagine dei giornali.
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